Cos’è il sostegno psicologico
Secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Prot.15000174 -Roma, 05 Giugno 2015), tra le competenze dello psicologo vi deve essere quella del sostegno psicologico alla persona.
Il sostegno psicologico è una funzione di supporto alla tenuta delle condizioni di benessere della persona, del gruppo o di una istituzione.
Il sostegno psicologico si realizza quindi in tutti quei casi entro i quali si ritiene opportuno garantire continuità e contenimento ad una data condizione.
Ad esempio può essere richiesto in seguito ad un intervento riabilitativo con il fine di rinforzare, solidificare, i risultati ottenuti; o essere opportuno in quelle condizioni irreversibili e/o croniche entro le quali svolge una importante funzione di contenimento e tutela (si pensi ad es. alle patologie degenerative), anche per coloro che le vivono indirettamente.
Obiettivo del sostegno psicologico
Il sostegno psicologico è un intervento il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia) nelle quali ciò si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Tale intervento necessita della stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente.
Il sostegno psicologico realizza interventi diretti e mirati ad ottimizzare ogni tipo di relazione affettiva, adeguando la percezione del carico delle responsabilità e sviluppando le reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilità o disagio psichico.
Sostegno e psicoterapia sono la stessa cosa?
Sostegno e psicoterapia non sono proprio la stessa cosa. Il sostegno psicologico prevede un lavoro più breve e mirato ed è utile in quelle situazioni in cui la persona deve ad esempio:
- prendere velocemente una decisione;
- affrontare una malattia;
- affrontare un cambiamento importante nella propria vita (es. diventare genitori; cambiamento lavorativo; cambiamento di ruolo; promozione lavorativa);
- elaborazione di una separazione;
- elaborazione di un lutto;
Come si nota i momenti di vita che potrebbero portare la persona ad avvalersi dell’aiuto di uno psicologo, quindi a richiedere un sostegno psicologico, sono le situazioni che sottopongono l’individuo ad elevato stress, negativo o positivo che sia.
Ricordo che per stress si intende un periodo prolungato di esposizione a stimoli dannosi per la persona che non riesce più a contrastare; è la tensione fisica, psichica e nervosa che si manifesta nell’organismo, in forme più o meno gravi, come risposta patologica agli stimoli negativi dell’ambiente.
In definitiva se ci sentiamo oppressi da una situazione stressante che si ripete per troppo tempo prima o poi la nostra mente ed il nostro corpo daranno segni di cedimento. Fisicamente ad esempio ci potremmo sentire stanchi e senza energia, oppure inizieranno a manifestarsi sintomi somatici (mal di stomaco, cefalee, dermatiti, insonnia, ecc.); psicologicamente potremmo lamentare ansia, depressione, attacchi di panico, manie.
A chi è rivolto il sostegno psicologico?
- adulti
- anziani
- adolescentigenitori
- persone affette da patologie improvvise e/o degenerative
- parenti di persone affette da patologie fisiche e/o mentali
Come funziona il sostegno psicologico?
Generalmente a seguito di un primo contatto telefonico, il percorso consiste di tre o quattro colloqui conoscitivi al termine dei quali un percorso basato sul sostegno psicologico prevede una seduta ogni quindici giorni.
Solitamente questo genere di iter non è un trattamento psicoterapico, ma appunto si basa su colloqui di supporto ad un momento di vita che si avverte critico rispetto al normale percorso della vita fatto finora.