“Quando una cosa la pensano in tanti è quasi sempre sbagliata; le cose sbagliate attirano la gente e allora quando tu constati che tutti sostengono una cosa, puoi esser certo, sicuro, che è sbagliata …” (C. Musatti).
Che cos’è l’ipnosi
L’ipnosi è un fenomeno psicosomatico che coinvolge sia la dimensione fisica, sia la dimensione psicologica del soggetto.
Lo stato ipnotico è dunque un particolare funzionamento dell’individuo che gli consente di influire sulle proprie condizioni fisiche, psichiche e comportamentali.
Erickson, di cui seguo l’orientamento per ciò che riguarda questa tecnica, ha definito l’ipnosi come un tipo molto particolare di comportamento complesso e insolito, ma normale, che, in condizioni opportune, può essere sviluppato probabilmente da tutte le persone comuni e anche dalla gran parte di quelle che hanno problemi di salute.
Si tratta di una particolare condizione psicologica e neuro-fisiologica nella quale la persona funziona in modo speciale, un modo in cui il soggetto può pensare, agire e comportarsi come nel normale stato di coscienza, grazie all’intensità della sua attenzione e alla forte riduzione delle distrazioni.
In ipnosi il soggetto può modificare la percezione del mondo esterno: può percepire stimoli che in realtà non ci sono e non percepire invece quelli che sono presenti, oppure può distorcere percezioni di stimoli effettivamente esistenti creando illusioni. In ipnosi è possibile modificare il vissuto sensoriale: il vissuto di schema corporeo e in particolare è possibile un controllo sul dolore.
In ipnosi si ha un restringimento della coscienza, simile al sonno, indotto da un operatore che invita il paziente a rilassarsi profondamente attraverso varie tecniche tra cui la concentrazione sul respiro dando la massima importanza alla concentrazione dell’attenzione, polarizzata su un punto (monoideismo).
Vi sono due tipi di ipnosi: la vigile e la sonnambulica. E’ in questo secondo caso che statisticamente corrisponde al 20% della popolazione che la persona non ricorda ciò che è accaduto durante l’induzione.
Molte persone pensano che la persona ipnotizzata cada in una specie di sonno profondo e che venga indotta a fare tutto ciò che l’ipnotizzatore le ordina di fare. Sfato subito questa credenza affermando innanzitutto che:
- solo la persona consenziente può essere indotta in ipnosi;
- l’ipnosi non corrisponde al sonno profondo anche se con il sonno condivide il profondo rilassamento;
- la persona non può nella maniera più assoluta essere indotta a fare ciò che non vuole. Per intenderci, una persona che non ha tendenza a rubare non può venire indotta a farlo, oppure l’individuo che non ha propensione alla violenza non può essere indotto a reagire in modo aggressivo.
Come si svolge la seduta di ipnosi
Una seduta di ipnosi finalizzata al raggiungimento di un obiettivo come ad esempio smettere di fumare, controllare l’impulso della fame che spingerebbe la persona a divorare qualsiasi cosa, ma anche raggiungere alti livelli di performance in ambito sportivo e scolastico generalmente si svolge nel modo seguente.
Dopo una breve anamnesi (raccolta di una breve biografia per verificare che sia un soggetto adatto a questo genere di trattamento e valutare le motivazioni ed obiettivi) la persona viene fatta accomodare su una poltrona comoda e rilassare attraverso l’accompagnamento della voce del conduttore. La persona si rilasserà attraverso la concentrazione sul proprio respiro e verrà stimolata a immaginare luoghi o situazioni particolarmente piacevoli.
Sarà nel punto di massimo rilassamento che il conduttore darà alla persona degli ancoraggi (immagini o gesti) attraverso cui raggiungere gli obiettivi prefissati. Naturalmente sarà attraverso l’allenamento che la persona acquisirà un mezzo che potrà utilizzare autonomamente in un secondo tempo.
La persona generalmente resta vigile per tutto il tempo dell’induzione e ricorda tutto ciò che le viene detto o ciò che ha provato e sentito. L’ipnosi è sia uno stato di coscienza modificato, fisiologico e dinamico sia un inscindibile rapporto terapeuta-paziente nel quale sono possibili modificazioni psichiche, somatiche e viscerali per mezzo di monoideismi ideoplastici (ovvero il paziente viene invitato a concentrarsi su una sola immagine/idea).
Attraverso l’ipnosi viene stimolato prevalentemente l’emisfero di destra, quello più creativo ed intuitivo che solitamente viene utilizzato meno rispetto al sinistro più razionale e deputato al linguaggio. Ricordo brevemente le differenze tra i due emisferi:
- emisfero destro: emotivo, creativo, intuitivo, istintivo, olistico, immaginativo
- emisfero sinistro: razionale, pratico, logico, lineare, analitico, matematico
Per riassumere: preliminarmente si fa una seduta anamnestica per valutare la domanda e la motivazione della persona; se la persona è ritenuta idonea a ricevere questo tipo di trattamento si propongono conseguentemente dalle 10 alle 20 sedute affinchè possano essere raggiunti buoni risultati.
La durata di una seduta è di 45/50 minuti.
Siamo tutti siamo ipnotizzabili?
Il 60% delle persone è molto abile ad essere indotta; il 20 % è debolmente adatta e l’altro 20% è mediamente adatta.
L’ipnosi non deve essere considerata un presidio medico, né una forma di psicoterapia. L’ipnosi riguarda la parte sana e non quella malata dell’individuo, di cui è capace di mettere in moto i meccanismi interni di miglioramento. E’ una procedura che può essere usata insieme ad altre forme di trattamento e terapie per aiutare una grande varietà di condizioni.
A cosa serve l’ipnosi
L’ipnosi può essere usata per :
- Controllo del dolore
L’ipnosi si è dimostrata efficace per la riduzione o l’eliminazione del dolore cronico, in situazioni che vanno dal mal di testa all’assistenza di malati terminali di cancro. - Smettere di fumare
L’ipnosi è stata utilizzata con successi a volte rimarchevoli per l’eliminazione del vizio del fumo. Alcune ricerche hanno controllato gli esisti dell’ipnosi per smettere di fumare ad anni di distanza, verificando che l’astensione dal fumo durava nel tempo per la maggior parte dei soggetti. - Riduzione dello stress
L’ipnosi, specialmente quando utilizzata per ottenere un rilassamento profondo, è idonea per la riduzione dello stress, anche a seguito di procedure mediche. In quest’ultimo caso può abbreviare i tempi di recupero. - Aumentare la performance atletica
L’induzione ipnotica è molto utilizzata nell’aumentare i livelli di rilassamento e concentrazione determinanti per il raggiungimento degli obiettivi sportivi. - Medicina
E’ utilizzata in chirurgia e analgesia, ostetricia, oncologia, obesità, allergologia, dermatologia, ematologia. - Psicologia clinica
Sempre più utilizzata con buoni risultati nelle terapie di sostegno, nel controllo delle emozioni come disturbi d’ansia e attacchi di panico, delle dipendenze ad esempio da alcol, fumo e droghe e nei disturbi alimentari.
Nonostante i numerosi campi di applicazione, è importante sottolineare che l’ipnosi non deve essere considerata come una sorta di bacchetta magica in grado di curare tutto, ma come uno strumento capace di creare un contesto favorevole che permette molteplici opportunità, tra cui quelle terapeutiche rappresentano soltanto una possibile applicazione.