Sono una psicologa psicoterapeuta di Torino e mi occupo del benessere psicologico di adolescenti, adulti e coppie
Laureata all’Università degli Studi di Torino presso la facoltà di Psicologia indirizzo clinico e di comunità, diplomata successivamente in Psicoterapia presso l’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica a Torino.
La linfa vitale che ha sempre costituito la spinta ad intraprendere questo affascinante mestiere è la comprensione della mente umana ed il suo funzionamento.
Per S. Freud ciò coincide proprio con la ‘cura’ della persona stessa.
Mi occupo specificamente di:
- consulenza psicologica: colloquio informativo e orientativo in cui la persona sente di avere un disagio non ben definito e necessita di sapere a quale professionista rivolgersi o quale sia il percorso più adatto. Per fare qualche esempio: la persona lamenta crisi d’ansia in quanto ha la sensazione spesso che le manchi l’aria; in questo caso viene indirizzata prima di tutto a verificare, tramite degli esami prescritti dal medico di base, che non ci sia qualche malattia organica e che quindi non si tratti di ansia. Oppure un genitore che chiede aiuto per il figlio che non va bene a scuola; in questo caso bisogna verificare che il bambino o ragazzo non abbia un disturbo dell’apprendimento.
- colloqui psicologici informativi e di sostegno rivolti a quella fascia d’età che va dai 18 agli 80 anni; i colloqui sono finalizzati a dare risposta in tempi brevi o dare supporto in casi particolari come nell’elaborazione di un lutto o nell’accompagnamento del pensionamento o alla diagnosi di una malattia involutiva o alla diagnosi infausta di una malattia terminale.In tutti i casi quindi in cui la persona è sottoposta ad un forte stress.
- colloqui di psicoterapia di coppia.
- colloqui psicoterapeutici per chi soffre di:
- ansia (ansia sociale, ansia da prestazione, ansia generalizzata)
- attacchi di panico
- fobie
- disturbi dell’umore
- depressione
- disturbo bipolare
- anoressia
- bulimia
- disturbi sessuali
- insonnia
- difficoltà relazionali
- difficoltà lavorative
- lutto
- separazione
- cambiamento di ruolo lavorativo e sociale
- eccessiva timidezza
- dipendenza affettiva
- colloqui di sostegno e colloqui psicoeducativi e pedagogici per genitori in difficoltà.
- consulenza e formazione ad operatori sociali: O.S.S., infermieri, medici, assistenti sociali, educatori, insegnanti e psicologi.
- ipnosi per sportivi, per aumentare i livelli di concentrazione, diminuire l’ansia e aumentare i livelli di performance sportiva
- ipnosi per chi vuole smettere di fumare o per chi vuole acquisire uno strumento per rilassarsi, ad esempio in alcuni casi di insonnia.
Il mio strumento principale è il colloquio psicologico. La persona che decide di chiedere la mia consulenza farà tre colloqui conoscitivi e informativi della durata di 45-50 minuti attraverso i quali potremo comprendere insieme quale sia la difficoltà e conseguentemente trovare il percorso più indicato e risolutivo. Al termine di questo periodo indico se è più consigliabile una psicoterapia che prevede una frequenza di una/due seduta a settimana oppure una terapia supportiva che invece è di una seduta ogni due settimane. La differenza principale è che nel caso della psicoterapia si amplia il raggio di esplorazione e si va più in profondità al fine di sciogliere definitivamente il sintomo affinchè non si ripresenti più nella vita della persona. Nel caso invece della terapia supportiva si resta un pò più in superficie senza andare troppo in profondità e può essere consigliata per tutti quei casi in cui si sta vivendo un momento di impasse nella propria vita, o di grandi cambiamenti (matrimonio, divenire genitore, cambiamenti lavorativi, elaborazione del lutto, separazione).
Il setting terapeutico, ovvero lo studio, sarà composto da due poltrone una di fronte all’altra.
Altri strumenti sono: l’”attenzione fluttuante” e l’empatia.
Entrambe contribuiscono all’ascolto terapeutico, una modalità particolare mentale del terapeuta in cui si attivano alcune zone del cervello che permettono l’intuizione di movimenti del pensiero e delle associazioni inconsce del paziente. Queste conducono direttamente alle origini del sintomo che provoca il malessere nella persona. L’ascolto, in analisi, implica la capacità del terapeuta di vivere empaticamente la relazione, condividere cioè pienamente i bisogni, le sensazioni e i pensieri del paziente. Nello stesso tempo il terapeuta deve attivamente distanziarsi dalla relazione e osservarla dall’esterno, da una prospettiva che gli consenta di iscrivere gli atteggiamenti – intesi nella loro accezione più ampia – in una “griglia” di riferimento teorica grazie alla quale egli raggiunge la comprensione (consapevolezza). Nella mente dell’analista in stato di ‘reverie’ (Bion indica con questo termine la capacità della madre di ricevere le impressioni emotive e sensoriali del neonato e di elaborarle in una forma che la psiche del neonato possa quindi reintroiettare e assimilare) affioreranno, ad esempio, immagini visive ma anche rappresentazioni acustiche o di altri registri sensoriali, più o meno organizzate: da semplici flash istantanei a sequenze narrative di varia durata (Ferro, 2010). L’effettivo funzionamento clinico della reverie si basa dunque su una cooperazione intersoggettiva, conscia e inconscia, tra analista e analizzando. In questo modo aiuto il paziente a prendere consapevolezza di sé e del suo comportamento.
Il mio strumento di lavoro è la parola.
Riprendendo un vecchio aforisma di Proust che diceva: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nello scoprire nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”, penso al senso del percorso d’analisi e, facendo riferimento alla mia esperienza personale d’analisi, posso veramente dire che riflette ciò che accade nel percorso terapeutico. Spesso i miei pazienti mi dicono: “sa, non è cambiato molto ciò che c’è intorno a me, ma sono cambiato io e ciò mi aiuta a vivere decisamente meglio perchè finalmente vedo le cose da un altro punto di vista”.
Svolgo il mio mestiere con passione e dedizione, e ciò di cui mi rendo conto nel quotidiano della mia clinica è che l’essere umano è ‘pura sinfonia’. Purtroppo spesso i conflitti interni che lo affliggono e pervadono non solo invalidano la sua possibilità di essere ‘felice’, ma attentano alla possibilità di scoprirsi armonia, sinfonia appunto.
Pratico la psicoterapia da più di dieci anni presso il mio studio in V. Napione 23 bis (To); sono responsabile dello Sportello d’Ascolto presso l’Istituto Comprensivo di Almese (To) e presso l’Istituto Comprensivo di Casette (To); presto la mia consulenza presso il Centro Medico di Milanere a Milanere (To) e la Farmacia Marinello a Torino (C.so Belgio 97). Ho deciso di offrire la mia esperienza in farmacia affinchè le persone possano accedervi più facilmente e con tempi di attesa decisamente brevi.
Mi occupo di formazione e supervisione di assistenti educativi scolastici ed insegnanti presso alcune scuole della provincia di Torino, ma anche di persone che operano nel sociale (educatori, medici, infermieri, assistenti sociali, ecc.).
Prendo in carico quell’arco di vita che va dall’adolescenza all’età adulta, all’età senile, sia attraverso colloqui psicoterapeutici individuali, di coppia e di gruppo.
Gli obiettivi del mio lavoro sono:
- la promozione della salute psicofisica e del benessere attraverso la valorizzazione delle risorse personali e di rete
- il miglioramento della qualità della vita
- il trattamento specifico e tempestivo per la risoluzione dei sintomi generati da eventi traumatici.